Trovarti nudo e già un po’ teso, mi eccitò. Te lo avvolsi fra le labbra, nella bocca. Con la lingua, ti scopai fino a renderti talmente duro da farmi soffocare. Ma non riuscii a smettere. Continuai, Fino a sentire la tua sborra inondarmi la bocca. Riempirmela come se fossi pieno da giorni ...

Mi piacciono i ragazzi timidi, che a letto mi fanno vibrare di piacere e... squirtare ovunque!

- “Fammi vedere cosa ha sotto il soprabito la mia schiava, oggi” - “Prima, padrone, dovrai sederti … non voglio che continui a torreggiare sopra di me, facendomi sentire a disagio” Dicendolo, ti avevo guardato maliziosamente, un po’ era vero, per il timore che mi mettevi addosso quando eri in piedi, vestito di tutto punto, ma un po’ era perché ti volevo comodamente seduto. Per ciò che avevo in mente ...

Come sono finita qui? Mai avrei pensato di trovarmi qui in piedi davanti a due uomini che mi fissano con desiderio: uno sei tu, il mio amato marito, l’altro un estraneo che abbiamo conosciuto da poco.. Sono mesi che mi racconti le tue fantasie e ci siamo divertiti a fantasticare su ipotetici incontri con un altro uomo.....

Ai ragazzi giovani si sa, piace osare, il gusto del proibito... e cosa c'è di più eccitante di cominciare un rapporto sessuale su di un mezzo pubblico con il rischio di essere visti da altre persone? Assolutamente niente, ed è ciò che pensano anche i protagonisti di questo racconto. Incuranti degli altri passeggeri, eccitati dalle loro emozioni selvagge non ci pensano due volte a dar vita ad un amplesso sui sedili rigidi di un autobus notturno al ritorno da una serata movimentata in compagnia.

Rossana tornava spesso con il treno delle 21, era abituata ad avere pochi compagni di viaggio a quell'ora. Quella sera era molto provata, aveva avuto una giornata di lavoro parecchio impegnativa ed ora non vedeva l'ora di rilassarsi. Crollò sul sedile del treno, con un sospiro. L'unico altro passeggero oltre a lei era un uomo sulla cinquantina, anche lui abbastanza provato. Si guardarono, capendosi, e complice il viaggio riuscirono a rilassarsi insieme, sfogando i propri istinti senza timore.

Vanessa era una giovane ragazza appena diplomata, fresca di studi. Viveva la sua vita allegra e spensierata, senza tanti programmi. Lottava da sempre contro tutti i pregiudizi delle persone,anche quelle a lei più vicine, che la ritenevano una scansafatiche. Poi, quell'annuncio di lavoro affisso in bacheca cambiò tutto. La possibilità di provare a tutti quel che valeva. Il giorno del colloquio andò decisa, sicura di sè. Ma quel che trovò quel giorno la cambiò:non più Vanessa l'innocente ragazzina

Camilla era una giovane ragazza trasferitasi da poco tempo in una nuova casa. Nuova casa, nuovo lavoro, nuova città, nuova vita. Nessuno che ti conosce, la possibilità di ricominciare. Cose che possono scombussolare una persona. Infatti Camilla passava le notti sveglia, ad inventarsi nuovi passatempi. Fino a quella notte dove, forse ispirata dalla noia, o dalla pioggia che scrosciava incessante all'esterno... una notte di pioggia, un gesto inaspettato, selvaggio e qualcuno che osserva nel buio.

Giulia è una bellissima ragazza, molto dolce, ha 23 anni e studia filosofia. Ha lunghi capelli castani, lisci e occhi da cerbiatta. Gambe affusolate, con una caviglia sottile e piedini fatati. Porta sempre una catenina intorno alla caviglia. Ha un fisico asciutto, un bel culetto grazie alle sue corse in bicicletta, e un bel seno sodo, taglia 4. E come tutte le settimane, il mercoledi, va a trovare il nonno, alla casa di riposo. … ma questa volta succede qualcosa di inaspettato...

Silvia ha sempre scopato con suo marito Marco. Ma quando conosce Fabio si apre la strada della figa e non solo.... e del godimento più sfrenato.

Quella mattina Luke si era svegliato appagato, la sera prima aveva dato fondo a tutte le sue perversioni. Il membro gli doleva ancora (quale membro pensò?). Jessica si era rivelata all’altezza delle sue richieste: il lettino da ginecologo aveva risvegliato i suoi istinti selvaggi.Il fatto che lui fosse transgender non la aveva minimamente preoccupata, anzi il piacere di sditalinarlo mentre gli faceva un pompino aveva stimolato il suo clitoride e si era infilata subito il vibratore che...

anche nonostante il tempo che scorre una passione non muore mai si mette soltanto in stand-by

un esperienza sexy e colorata per ravvivare un rapporto un po piatto :)

Erano le 22 di sera, dovevo decidere se andare alla festa di cui mi aveva parlato la mia amica Anna. Anna era una ragazza di 18 anni, era nella mia stessa classe di fisica al college, era una ragazza alta, magra, bionda con occhi azzurri; si, era la classica ragazza che piaceva a tutti i ragazzi e che tutti avrebbero voluto farsi. Io invece sono Monica, 18 anni, alta 1.57 e molto formosa. Sono sempre stata molto insicura sul mio corpo e sopratutto con i ragazzi.

Guardo il suo volto però, capisco che l'amico è sulla porta. Li vuoi due cazzi amore? - resto sorpresa. Si – non conosco il suo amico ma in questo momento l'eccitazione schizza a mille. Sento un rumore, forse il ragazzo si sta togliendo i jeans. Poi sento delle mani delicate che mi accarezzano la schiena e i fianchi. Mi guida. Mi fa mettere a pecorina.

un segreto piccante, una passione travolgente

quando un contatto è proibito tutto diventa una sfida

Come usare la fantasia per divertirsi in modo diverso

Un esperienza unica nella profondità del completo controllo..

Mi tolsi la giacchetta di pelle, poi le scarpe. Sentivo anche il pavimento caldo sotto i miei piedi. Lui si siede e mi guarda. Adoro lo sguardo su di me, come gli occhi diventano famelici, le pupille si allargano. Il mio abitino nero è molto attillato. Lo sollevo appena per fargli notare le autoreggenti.

...la mia prima esperienza lesbo, proprio con lei, la mia migliore amica

Quel giorno mi ero alzata tardi... fuori era una bellissima giornata di luglio ma io non ero affatto interessata ad uscire con il caldo. Dovevo impegnarmi con tutta me stessa nello studio per gli ultimi esami, ma la verità è che non facevo altro che pensare al ragazzo che avrei incontrato quella sera. Non avevamo una casa dove potevamo divertirci con la dovuta privacy, ma vicino casa c'era un parco enorme con tanti posti in cui nascondersi. Davvero lo avrei fatto all'aperto? Con uno sconosciuto?

Buongiorno ragazzi, Buongiorno Prof... Facciamo l’appello e subito dopo interrogazione. I loro occhi, preoccupati ma nello stesso tempo luccicanti e come distratti da qualcosa. Si i loro occhi erano volti su di me, indosso una minigonna e una semplice camicia azzurrina, i loro sguardi continuano ad essere penetranti, ma solo dopo mi rendo conto che la mia camicia si era completamente aperta nella prima metà superiore. Impacciata riaggancio in tutta velocità i bottoni cercando..

Allargo le gambe quasi inconsapevolmente, in una posa oscena. Lei mi accarezza un braccio e mi guarda, tutta nuda, totalmente arresa. - Non hai più visto una donna masturbarsi, vero? - riprende. - No, ma sai quante volte, mentre Michele mi scopava con furia, ho immaginato te che ti stavi masturbando davanti a noi... per me. Perché così noi facevamo, questo era il nostro amore: e così ho sempre raggiunto orgasmi dirompenti. - Dio, Gingery, come mi sarebbe piaciuto essere lì, davanti a te....

Il seno era ancora alto e sodo, i fianchi erano quelli di una trentenne, snelli e levigati. I glutei pieni, e tutto ciò, per quello che avevo notato con gli anni, erano quanto di meglio potesse desiderare un vero maschio. Eppure mio marito non mi guardava più con la passione di un tempo.

Quando fare degli straordinari diventa piacevole...

Si tratta di un racconto di una mia esperienza avvenuta qualche anno fa mentre ero una studentessa universitaria, presi una camera in un appartamento dove c’erano altri coinquilini “sconosciuti”, entrai subito a mio agio con tutti, tranne con un ragazzo, era così taciturno così misterioso che a stento ci rivolgevamo parola finché un giorno.....

Un pensiero mi batteva fisso nella mente … Farlo o non farlo?