La donna che Pamela stava guardando è una mora alta mediterranea, la sua quinta le garantiva di diritto la definizione di donna prosperosa, il suo culo alto e sodo faceva girare molti uomini per strada e anche alcune donne invidiose, oppure ammirate chi lo può sapere, però di sicuro le piaceva molto la donna che stava guardando allo specchio.

E fu così che mi invitasti a cena a casa tua. E' giunta la sera fatidica... non sai come ti comporterai... non sai come mi comportero'...

L’aria era fredda molto fredda la temperatura era vicino allo zero in una baita una giovane ragazza ed il suo amante stavano facendo l’amore o cosi sembrava...

Mi guardo attorno indecisa: la parte emotiva mi spinge a continuare, mentre quella razionale mi lancia disperati appelli a rinunciare. Rimango ferma poi scrollo le spalle e suono: ormai è fatta!

…eravamo distesi sul letto, io sulla schiena e David al mio fianco, ginocchioni che mi stava ammanettando i polsi alla spalliera. Le mie gambe erano divaricate e non potevo muoverle, legate com'erano agli angoli del letto, la mia figa, senza peli, come quella di una ragazzina si stava già copiosamente bagnando in trepidazione di quello che sarebbe successo di li a poco.

A capo chino aspettai quel caffè, e vedendo arrivare il cameriere alzai lentamente la testa, lui mi fece un sorriso ed io arrossì immediatamente. Lo guardai allontanarsi dal mio tavolino, era bello , altro e aveva un gran bel culo. E IMMEDIATAMENTE L'IDEA DI FARMELO MI ASSALì!!!!

Quanti uomini ci sono intorno a Sheila? A quattro zampe su un tappeto consunto inarca il bacino mentre un ragazzo ....

In quella posizione non poteva vederlo in faccia, ma riusciva a immaginare la sua espressione

Senza perdere il contatto visivo, Giulia si avvicinò. Allargò lievemente le gambe e porse il suo sesso alla bocca

[...] L'orgasmo li sorprese mentre avrebbero voluto proseguire nei loro giochi amorosi. Venne prima lui poi, eccitata dalle contrazioni, lei lo seguì a ruota, lasciando che gli sborrasse nella fica. La loro storia d'amore aveva preso inizio quella sera. [...]

[...] Mi sono tolta tutto e sono rimasta lì a testa bassa in attesa di esserti utile per soddisfare le tue voglie. Il tuo secondo ordine mi ha imposto di inginocchiarmi e di seguirti nella tua stanza; ho obbedito fedelmente. La tua mano improvvisamente si è ficcata tra le mie gambe, ha sentito con piacere il bagnato che l'eccitazione mi aveva fatto produrre e ti sei avvicinata al mio orecchio sussurrando... [...]

Sharon non ha mai avuto in simpatia le autorità. Anche adesso, seduta sulla mia faccia mentre con le sue compagne cerca nuove strategie di tortura nei miei confronti, non può fare a meno di punzecchiarmi con i tacchi a spillo e strofinare il suo sesso dolce e profumato sulla mia schifosa ed indegna bocca. [...]

[...]Carlo si alza in piedi e con la schiena resta appoggiato al muro di paglia. Afferro in una mano il delicato frutto che tiene fra le gambe, costituito dai fragili testicoli e dal cazzo lumachina. Il sapiente lavoro delle mie mani riesce a mettere in evidenza la parte rosea della cappella che si erge dritta fra le sue gambe. Inginocchiata ai suoi piedi inizio a succhiargli il "coso". [...]

[...] Ad un certo punto una sua mossa inaspettata mi lasciò di stucco... Sentivo sotto il tavolo il dorso del suo piede accarezzarmi la caviglia, poi la gamba ed infine salire piano piano fino al membro. Non mi importava di quello che potesse pensare la gente o se poteva vederci. [...]

[...] Mi bacia le cosce, le stuzzica con la lingua, sale più in su e trova la mia fessura già umida, la bacia e la lecca, la assapora per bene infinlandomi la sua lingua calda dentro, gemiti di piacere escono dalla mia bocca. Sento le sue labbra chiudersi sul mio clitoride e succhiarlo, godo tantissimo. [...]

tutto puo succedere su un treno .........anche perdere qlkosa di............

Come tutti i giorni prendo il treno alla stazione Centrale di Milano per recarmi al lavoro, quella mattina pero’ a pochi metri da me, un uomo quarantenne di bell’aspetto mi osservava tra una pagina e l’altra del suo quotidiano.

Ricordo ancora l’eccitazione che provai sentendo la sua calda voce al telefonino, avevamo chattato spesso negli ultimi mesi. Volevamo entrambi la stessa cosa…..il desiderio di una notte selvaggia, dove non ci sono limiti.

Era quasi un anno che non ci vedevamo. dopo un primo bacio mi chiede se rimango a dormire da lei..come potevo dirle di no..e non me ne sono pentita, n è valsa la pena. siamo state travolte da una passione improvvisa...

E... pensare che all'inizio del nostro percorso io odiavo essere chiamata cagna... non mi piaceva...mi infastidiva...adesso ne vado fiera...quanto mi hai cambiata... Grazie Padrone.

...Sento le sue mani cercarmi, scivolarmi dappertutto. Avverto la sua eccitazione premere contro di me, mentre instabile sulle gambe mi reggo a lui. Senza peso nell’acqua, mi aggrappo al collo, cingendogli la vita con le gambe. Il suo membro duro scivola dentro di me, con naturalezza. Lo sento entrarmi dentro caldo e grosso. Lo sento riempirmi di voglia. Lo aspetto. Comincio a muovermi così attaccata a lui, mentre la sua bocca mi cerca riempiendo la mia con la lingua...

...La osservo staccarsi da me, come per attendere una conferma. Non ho mai pensato a lei come ad una possibile persona che potesse farmi battere così forte il cuore... ne abbiamo parlato spesso, da quando ci siamo "dichiarate" ma mai ci siamo trovate in una situazione come questa...di litigio... Mi sorride, lasciandomi leggere il suo desiderio...

Mi alzo e mi dirigo sul letto mi stendo a pancia in su sfilo il perizoma e spalanco le gambe aprendo alla vista di Gio la mia fica pelosa e invitandolo a leccarmela tutta. Gio non se lo fece ripetere due volte si fiondo a leccarla ma io direi a mangiarla perke oltre alla lingua ha usato tutta la bocca con particolare attenzione al risucchio del clitoride che inutile dire mi fece rivenire un'altra volta. Io : cazzo Gio come lecchi bene mmmmm...

Anna e Sara cominciarono ad accarezzarsi e a limonare. Strusciavano le gambe sui loro sessi. Non ce la facevo più. Tirai fuori il cazzo dai boxer e cominciai a menarmelo. Sara mi vide e disse: "Eh no, guardare ma non toccare..." Mi si avvicinarono. Anna prese dei collant e Sara una sciarpa. Mi legarono gambe e braccia alla sedia...

Questa lettera mi è arrivata da un amico con cui ho scopato 2 giorni fa e che fantastica sulla prossima scopata... da realizzare!!

Resti dentro di lei, mentre io inizio a toccarla. Un dito, due dita... Inizia a muoversi... Tre dita, quattro dita... Ricominci a incularla... Sento il tuo cazzo muoversi nel suo corpo. Grida. Ti bacio. Sento che potrei impazzire se non entri dentro di me...

...tenendomi per le braccia mi strappi il vestito di dosso, lasciandomi solo con la biancheria, io voglio muovermi ma sono bloccata...mi sei sopra e dopo avermi tolto il reggiseno inizi a leccarmi dandomi dei morsi...

Che sensazione da brivido può essere afferrare un bel cazzo duro!