"Da leggere due volte"....

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la mia ossessione per i piedi mi assilla

VOLEVO FARE UN PO DI SHOPPING MA INVECE CHE SORPRESA TROVARE UN FETICISTA COME COMMESSO

E’ venuto a casa mia a dormire per una notte un cliente che veniva da fuori a visionare lo stato di avanzamento di un grosso lavoro.

Forse non lo sapete, ma a me l’inverno piace davvero tanto…

La sissy finì di prepararsi controllandosi un'ultima volta allo specchio, prima di presentarsi alla sua Padrona che stava per uscire.

al ristorante francese con intenzini bellicose, un piacere feticista

Di vetrina in vetrina: vedo il tuo riflesso ogni volta che mi specchio. Indugio davanti ai negozi, mi piace guardare, perlustrare, passare in rassegna, con desiderio, decine di scarpe esposte, i tacchi alti, i laccetti, le piccole perle incastonate nelle cuciture dei modelli più preziosi. E, alle mie spalle, poco distante, fintamente distratto, tu. Immancabilmente. Oggi indosso un paio di scarpe nere, chiuse, tacco 8, décollétte....

" Che troia che sei ..." disse e prendendomi il viso mi torse verso lo specchio dell'armadio e disse: " ... Guardati quanto puttana che sei ... Dimmelo !!!" "Sono la tua puttana !" dissi.

..Scesi a quattro zampe, perché ero sicura che dovessi fare così. Mi ritrovai al margine di una strada fuori mano, in mezzo ad un bosco. La macchina era ferma in una piazzola sterrata. Chiara incombeva su di me. Sollevò un piede e calò il tacco alto della scarpa sulla mia mano, facendomi molto male. Quel piede insolente e bellissimo stava schiacciando...

Erano un decolté in vernice nera coi tacchi altissimi e fini a spillo che, Mi immaginai, addosso a Me, che sono molto alta e snella come una fotomodella..

I baci caldissimi di lui però mi distraggono dall’urgenza della pipì, questi baci così lunghi e profondi che mi sembrano durare ore; non riesco a staccarmene, più continuiamo e più ne vorrei ancora e le sue mani di nascosto giocano con il perizoma tra le mie gambe e ad un certo punto questo perizoma diventa davvero insopportabile. “Perché non te lo togli?”

Fu raggiunta da una sculacciata forte sulla schiena, sentì dolore, ma lo annegò immediatamente nel piacere del secondo dito,

Dillo che non sei capace a scoparmi, cazzo dillo! - gli sputo in faccia..

Fu solo allora che mi "arrestò" veramente.. usò due fascette per legarmi i polsi dietro la schiena. Lo lasciai fare, per me faceva tutto parte del gioco. Poi mi bendasse..

“dai cagna ….fammi godere …dimmi che ti piace…“ , mi eccitai al ritmo incalzante dei suoi colpi e i miei gemiti aumentarono e godemmo insieme mentre mi riempiva il culo di caldo sperma…. La figa mi pulsava e il desiderio di toccarla era forte, ma non potevo, avevo le mani legate…lo pregai di leccarla…. “tu non puoi chiedere…. devi solo ubbidire” , mi diede uno spintone facendomi cadere di fianco...

ho conosciuto 3 uomini di una certà età (Piero, Giovanni e Ferdi) che mi hanno accolto da loro e mi hanno trattato come la loro troietta. Bene, da quel momento ho frequentato la loro casa per diverse sere ma poi ho dovuto dire basta perchè la cosa ci era sfuggita di mano. I tre infatti non si limitavano a chiavarmi

Adesso ti ordino di chiamarmi subito e ti garantisco che non ti pentirai, la tua vita da schiavo sta per assumere tutto un altro significato.

Una mattina di sole, come non approfittarne per una gita al centro commerciale? Padrona Claudia ed io a passeggio... a vedere le vetrine, parlare e discutere di quello che vedevamo, commentando ecc... In mezzo a tanti clienti che non sospettavano minimamente che la mia qualifica di accompagnatore non rientrava in categorie parentali o sentimentali ma in quella di servitore… Lo slave che accompagna la Sua Padrona a vedere le vetrine dei negozi....

E' un pomeriggio di una calda giornata estiva molto afosa io sono a casa da sola ho appena finito di mangiare vado in camera da letto e mi spoglio tutta nuda per fare una doccia....

Bisogno di esperienze nuove. Questo era quello che cercavo e desideravo. Amo essere dominata, amo il dolore che accompagna il piacere fino a raggiungere l'orgasmo. E decisi che ciò che volevo era provare l'esperienza di essere una vera e propria Slave. Contattai un Master professionale e fidato, mai conosciuto, mai visto..

- Sgualdrina – disse, colpendomi più forte. - Una sgualdrina che si eccita ad essere legata e torturata. Mi frustò con colpi regolari e decisi, sentii la pelle accarezzata da centinaia di aghi. Inarcai la schiena, vergognandomi di essere così bagnata. Lui si fermò, smise di colpirmi, si avvicinò e mi infilò una mano tra le gambe. Sospirai… – Ah, allora è vero che ti piace! Troia!

Anche quella sera, naturalmente, obbedii, e di buon grado, ai suoi desideri: tanto sapevo già che non me ne sarei pentito. Cristina si mise seduta sul letto e, presa dal suo beauty la boccetta dello smalto, iniziò ad applicarselo alle unghie dei piedi. In modo terribilmente lento, ma con mano esperta, si dipinse di rosso vivo le unghie, rendendo i suoi piedi ancora più stupendi, un richiamo così sensuale da togliermi il fiato: