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Io Chiara siamo amiche da non molto tempo , non abbiamo molte occasioni per stare insieme e quando capita usciamo

L'estate scorsa, due mie amiche Marika ed Elena mi chiedono se posso andare con loro due da sole al mare ..(e da li in poi dovrai leggere per sapere cosa succede...)

Queste sono delle confessioni tra intime amiche, ci sono delle cose che spesso per questioni di tabù non si confessano mai ai propri uomini.

da ex pallavollista la cosa ke ricordo d + d ql periodo è solo la miaa prima esperienza cn un altra donna nello spogliatoio della palestra...beh ke altro c'è da dire leggete e capirete xkè a me eccita anke solo ripensarci

spiaggia nudista tre ragazze e due ragazzi tanti guardoni

Nella Tv vedevo la signora che facendo finta di niente guardava tutto con curiosità ed interesse, ogni tanto si allontanava ma subito ritornava ad affacciarsi. Posate le pinzette provai l’azzardo e nello spalmare una crema sul pube iniziai a far scorrere il dito sullo spacco e poi sul clitoride. La donna capì subito cosa stavo facendo ed iniziò a guardare con maggior interesse, dal monitor la vedevo guardare senza più nessuna preoccupazione di essere vista.

Gonna a metà coscia di color nero abbinata ad una maglietta scollata con dei lacci legati al collo ed infinite uno stivaletto aperto con un tacco discreto.

All'improvviso tutti quei pensieri che custodivo gelosamente nella mia mente, quel desiderio nascosto di sfiorare un morbido seno, di baciare dolci labbra femminili, di sentire il delicato profumo di un corpo di donna affiorarono in me e mi travolsero come una marea. Avevo voglia di lei, di assaggiarla, di toccarla...

Mi suggerisce di togliere il reggiseno per poter vedere meglio l'effetto che da. Lo dice con un tono caldo, quasi sottovoce, guardandomi negli occhi. " ti aiuto se vuoi"

urli a pieni polmoni il tuo godimento, senza pudore.. E’ così che mi piaci..

..... Tornando a casa, senza sapere perché, inizia a sentirmi eccitata. Arrivata a casa sali in bagno per lavarmi, la patatina era tutta bagnata, a gambe larghe sul bidet non riusci a resistere e mentre mi lavavo mi feci un ditalino venendo subito. La notte a letto ripensai a quanto era accaduto, mentre mi toccavo lentamente mi resi conto che mi sarebbe piaciuto ripetere quella cosa.....

La mia 1 volta trio lesbo!

nel mezzo di una riunione di lavoro mi telefona e sospirando mi dice: “Emy, ti prego, fammi venire”. Con una scusa esco dall’ aula. Solo a sentirla pronunciare quell’ unica frase il mio corpo l’ha desiderata e un rivolo caldo ha bagnato i miei slip. Ho imboccato l’uscita laterale e la mia voce ha guidato le sue dita all’ orgasmo: “Si tesoro, io sono lì davanti a te a guardarti. Fammi vedere come muovi quelle dita... Dai…Apriti! ....

Considerando che la mia ultima scopata risale a domenica notte la mia passera freme e prude ed ha desiderio di cazzo. Inutilmente cerco di confortarla con la mano. Viene bagnandomi perizoma e cosce ma subito dopo nuovamente fa riaffiorare la sua voglia.

Mi ero accorta che spesso i suoi occhi si soffermavano sulla mia scollatura e io vincendo la mia timidezza spingevo in fuori il davanzale più che potevo perchè vederla così interessata al mio seno mi dava un enorme piacere interiore. A volte le sfioravo il braccio fingendo di gesticolare nell'esporre i mie concetti e quel contatto mi dava i brividi..

..la sentivo sempre più eccitata e vogliosa..si strusciava con foga..poi iniziai a stantuffarla con la lingua e lei iniziò ad ansimare..

Era stata una giornata pesante e triste, come lo è sempre stato l’ultimo giorno di scuola, ma questo era particolare. Già, non sarei uscita per andare a fare compere, oppure per andare in piscina, ma avrei passato un mese sotto i libri, sai che noia? Anche se una soluzione c’èra…Sabrina, la mia migliore amica e compagna di classe aveva un villetta con anche la piscina, perché non chiederle di studiare insieme?

era una donna eccitante, con un seno prorompente, e due gambe da far impazzire....nei miei sogni erotici c'era spesso lei....una donna bella ma impossibile... Ogni volta che la pensavo mi masturbavo.... era una giornata d'estate...tutti erano partiti, ma io ero rimasta in città..................

la mia primissima esperienza lesbo. avevo una voglia di far godere una donna, sentirla toccarla, assaporarla mentre veniva ...

Ma lei mi blocca e mi abbraccia, sussurrandomi parole dolci.Non capisco più nulla.Non so nemmeno dove mi trovo. Melina mi prende il viso tra le mani e appoggia le sue labbra alle mie, mi bacia gli occhi e con la lingua asciuga dal mio viso quelle lacrime che la rabbia ed il nervoso mi hanno spremuto.Quindi la sua lingua torna alle mie labbra, le lecca dolcemente, per tutto il loro contorno: bramosa di lei, apro la bocca e lei mi dà subito dentro, languida come un cioccolatino.

Notai che mi aveva lasciato una sensazione poco identificabile: era simpatica oppure no? Cordiale oppure algida? Saremmo divenute amiche o solo inquiline da ‘buongiorno-buonasera’? Nonostante queste domande logiche, c’era dell’altro che non riuscivo a decifrare. Sicuramente una vera professionista e una bella donna che aveva un non so che di sensuale che mi turbava. Lo avrei scoperto in seguito.

Dopo aver visto un'affascinante donna nei bagni.Il mio eccitamento l'ho sfogato nel bagno dell'autogrill

Con la punta lo infilo nel mezzo delle sue tette e stantuffo su e giù quella fessura stretta tra i seni ancora costretti nel reggiseno..."

''Ci sto! A domani.'' rispondo. Il nostro incontro si coclude, ho le mani che sudano. La sua immagine,le sue forme,sono nitide nella mia mente, come se fosse già mia. Mi lascio andare, mentre l'acqua della doccia scorre sul mio corpo, come se bastasse a levare via il mio desiderio di assaporare quello che nascondi dietro un velo di seta. Passo il bagnoschiuma, accarezzo ogni centimetro della mia pelle, le mani scivolano e aprono le grandi labbra, lasciando scoperto il clitoride...

Ho pensato ad una cosa a 3 con il suo migliore amico Giuseppe, un bel biondo muscoloso che ho sempre voluto spompinare all’infinito. Ho perso il conto delle volte che ho sognato il suo bel cazzone duro, che ogni tanto ho visto sporgere dal costume quando andavamo al mare tutti insieme… Una volta, mentre eravamo sui mezzi pubblici, gli ho inavvertitamente strusciato il culo sul cazzo, per poi voltarmi e, con faccino angelico, dirgli “ops… scusa…”

"Sei mia?"... "Tua soltanto"...

...Mi giro, nell’incertezza di un sorriso...